Le regole del Bushido sono ispirate dal Codice Segreto dei Samurai ” Hagakure “, opera di Yamamoto Tsunetomo.
Tsunetomo era nato nel 1659 da una famiglia di Samurai al servizio del Feudo di Nabeshima, nell’ antica Provincia di Hizen, attualmente Prefettura di Saga nell’isola del Kyushu.
A nove anni diventa paggio del Daimyo Mitsushige, per oltre 30 anni servirà fedelmente il Daimyo ricoprendo anche molte cariche importanti.
Quando il Daimyo Mitsushige muore, Tsunemoto non può seguirlo nella morte con il suicidio rituale ( proibito per Legge nel 1661 ) allora ottiene il permesso di radersi la testa per diventare un monaco Buddista della setta Soto Zen per continuare a servire il Suo Daimyo con la preghiera e la meditazione, anche la moglie di Tsunetomo decise di entrare in un convento.
Tsunetomo grazie alle sue doti letterarie aveva anche ricoperto il ruolo di poeta del Feudo di Nabeshima.
Dopo aver passato 10 anni nella solitudine e nella disciplina dello Zen ricevette la visita di un giovane Samurai, Tashiro Tsuramoto.
Tashiro affascinato dalla personalità del Monaco Tsunetomo chiese di diventare suo discepolo.
Il Monaco decise di accettare il giovane Samurai come discepolo.
Sette anni trascorse il giovane Tashiro con il Maestro Tsunemoto.
In questo periodo Tashiro ascoltò le lunghe narrazioni del suo Maestro e le registrò per raccoglierle in undici libri dal titolo di ” Kikigaki ” in Italiano ( Racconti ).
Il Maestro aveva ordinato più volte al discepolo di bruciare il manoscritto dei ” Racconti ” ma il giovane lo conservò e dopo la morte del Maestro avvenuta nel 1719, Tashiro lo fece circolare fra i Samurai di Saga con il titolo di ” Nabeshima Rongo “, ( Dialoghi di Nabeshima ).
Per secoli questo volume è rimasto il Codice Segreto dei Samurai.
Nel 1906 viene stampato per la prima volta con il titolo di ” Hagakure ” in Italiano ( All’ombra delle foglie ).
Hagakure è in pratica una raccolta di aneddoti, consigli, ricordi, storie ed aforismi che nel corso dei secoli hanno contribuito a plasmare l’anima dei Samurai.
Hagakure è il ” Codice ” del Guerriero Giapponese, legato in modo indissolubile ad un patto di obbedienza al Suo Daimyo.
Subito il libro suscita grande interesse nella Classe Militare Giapponese.
La Fedeltà al Signore era uno degli insegnamenti cardine dell’ Hagakure, e per tutti dopo la Restaurazione del Potere Imperiale avvenuta con il Regno di Sua Maestà L’Imperatore Meiji con ” Fedeltà al Signore ” si intendeva Fedeltà a Sua Maestà l’Imperatore del Giappone.

La frase dell’Hagakure ” La Via del Samurai è la morte ” viene presa alla lettera e considerata ” Parola Divina ” dai soldati dell’Esercito Imperiale Giapponese.
Specialmente nella Seconda Guerra Mondiale dagli aviatori dei corpi speciali i ” Kamikaze ” il Vento Divino.
Con l’Hagakure, ispirato dal Buddismo e dal Confucianesimo nascono anche le regole adattate alla casta dei Samurai.
I Sette Princìpi del Bushido.
義, Gi: Onestà e Giustizia
Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell’onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
勇, Yu: Eroico Coraggio
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L’eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
仁, Jin: Compassione
L’intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d’aiuto ai propri simili e se l’opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una. La compassione di un samurai va dimostrata soprattutto nei riguardi delle donne e dei fanciulli.
礼, Rei: Gentile Cortesia
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini. Il miglior combattimento è quello evitato.
誠, Makoto: Completa Sincerità
Quando un Samurai esprime l’intenzione di compiere un’azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l’intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di “dare la parola” né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
名誉, Meiyo: Onore
Vi è un solo giudice dell’onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.
忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
Per il Samurai compiere un’azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.
Giuliano