Un lungo viaggio

Ero un bambino, forse 7 o 8 anni. Ed ero affascinato dalla Storia e dalla Geografia. Guardavo la cartina dell’Italia e da li scorrevo in lungo e in largo il Mondo. Leggendo nomi e storie di Paesi e città lontani. Cercando nei libri tutte le informazioni di cui ero assetato.

Poi… mi fermai… Come se fossi giunto alla fine di un lungo viaggio. Avevo trovato quello che il mio cuore cercava.

C’era un Paese all’estremità del Mondo, Il Giappone; così lontano e, ai miei occhi cosi vicino ed affascinante.

Leggevo tutto quello che trovavo su questo Paese. Isolato, misterioso, senza materie prime, con una lingua che ad oggi risulta ancora senza una genesi certa. Sembrava generato dalle leggende che lo circondano. Decisi che dovevo andare… dovevo partire come un novello Marco Polo. Anni dopo, ormai adulto iniziai a studiare anche la Lingua Giapponese. Non potevo… Non volevo andare come un semplice turista. Per me era qualcosa di piu’ importante… avevo trovato ( oppure il Giappone mi aveva scelto ) un posto dove il mio modo di pensare ed agire trovava la sua sintonia. E volevo a tutti i costi comunicare, parlare, interagire con i Giapponesi

A 31 anni, dopo aver imparato un po’ la Lingua, per la prima volta in vita mia presi l’aereo.

Non avevo mai volato. Ricordo ancora perfettamente quando mi imbarcai da Milano-Malpensa con un volo Alitalia. Destinazione Tokyo-Narita. Non ero preoccupato.. Anzi ero impaziente di arrivare a Tokyo. Sull’Aereo, un 747 c’erano ovviamente tante persone Giapponesi. Io li osservavo e ascoltavo.cercavo di capire, di leggere sui loro volti.

Quasi come in un sogno non mi resi conto delle oltre 12 ore di volo.

Guardai la cartina che segnava la posizione dell’aereo sulla mappa digitale. E vidi i contorni del Paese di cui avevo tanto letto e sognato.

Ero emozionato e felice. Sentivo che avrei trovato quello che cercavo. Pero’ dovevo prima provare di persona le cose che fino a quel momento avevo solo idealizzato.

Piano piano, dal finestrino vidi le nuvole diradarsi e finalmente le montagne e le pianure.

Il Giappone era finalmente apparso. Guardavo rapito il paesaggio farsi sempre piu’ vicino.

Poi alberi e campi coltivati, ed infine atterramo dolcemente.

Ero arrivato alla fine del mio Lungo Viaggio.

Ma stavo per iniziarne molti altri in questo affascinante paese. Il Giappone.

Giuliano Magalini.